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Missioni

Missionari della Consolata

Il Beato Giuseppe Allamano, loro Fondatore risponderebbe così: 

Sono una famiglia di persone, sacerdoti e laici, che si impegnano a portare il vangelo nel mondo. Ma anzitutto, non una organizzazione, un Istituto, un Collegio, bensì una famiglia. Le difficoltà che incontra chi si impegna per il vangelo e per l'aiuto dei fratelli nelle situazioni più difficili, di frontiera, richiedono che egli abbia dei fratelli che lo aiutano, lo sostengono, lo incoraggiano. Non bastano dei semplici compagni di lavoro. Ha bisogno di una famiglia che se si ammala o ha qualche necessità lo accoglie e lo cura, fisicamente e spiritualmente. Dice l'Allamano: "uno che lascia la famiglia naturale per dedicarsi alla Missione, deve trovare come un'altra famiglia". A questo criterio si ispira la convivenza, i rapporti interpersonali, la preghiera, la formazione: tutto! 

Sono dei consacrati: si dedicano alla Missione in modo totale, senza vincoli di sorta, distaccati da tutti, e perciò professano la povertà, la castità e l'obbedienza nello spirito delle beatitudini evangeliche. E lo fanno per tutta la vita, non per un periodo limitato di tempo.

Sono proiettati oltre i propri confini territoriali, di paese, nazione, parrocchia, diocesi. Guardano e hanno a cuore il mondo, tutti i popoli. Sono testimoni dell'universalità del cristiano e della Chiesa. Questo "andare oltre" si esprime sempre, in qualunque posto si trovano, perché sono da superare non soltanto le barrire territoriali, ma anche quelle razziali, culturali, sociologiche e pure religiose, nel senso che occorre guardare anche a coloro che attorno a noi sono lontani da Cristo e dalla Chiesa.

Hanno Maria, Madre di Gesù, come ispiratrice e Madre. Come Maria, che venerano con il titolo di Consolata, vogliono portare al mondo la vera Consolazione, che è Gesù, il vangelo, e insieme: la vicinanza agli emarginati, il conforto agli afflitti, la cura dei malati, la elevazione umana, la difesa dei diritti umani, la promozione della giustizia e della pace.

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Beato Giuseppe Allamano

21 gennaio 1851 - 16 febbraio 1926

Beatificato il 7 ottobre 1990

Il beato Giuseppe Allamano, Fondatore dei missionari e delle missionarie della Consolata.

Nipote di san Giuseppe Cafasso per parte di madre, nasce a Castelnuovo d'Asti il 21 gennaio 1851. Frequenta il ginnasio a Valdocco e, come educatore, vanta nientemeno che don Bosco. A 22 anni è ordinato sacerdote a Torino e subito incaricato della formazione dei giovani seminaristi. A 29 è rettore del più importante santuario mariano della città, dedicato alla « Madonna Consolata », e formatore del giovane clero al Convitto ecclesiastico.

Il 29 gennaio 1901 fonda a Torino l'Istituto dei Missionari della Consolata. Il bollettino del santuario, La Consolata, ne dà l'annuncio con un'espressione sibillina: « Il culto della Consolata non sarà soltanto contemplativo, ma attivo ». Ovvero, con le missioni, il santuario mariano acquisterà una dimensione universale. L'8 maggio 1902 partono per il Kenya i primi quattro missionari, due sacerdoti e due fratelli coadiutori, seguiti, alla fine dello stesso anno, da altri quattro sacerdoti e un laico. Nel 1910 Giuseppe Allamano fonda le Missionarie della Consolata.

Muore a Torino il 16 febbraio 1926. La sua salma ora è conservata e venerata nella Casa Madre dei Missionari della Consolata, a Torino.

É stato beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 7 ottobre 1990 e la sua festa è stata fissata per il 16 Febbraio, giorno del suo ritorno alla Casa del Padre.

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